| un giornalista
Proviamo a dirlo con parole nostre. Il primo Super Bowl (Raiders-Eagles) visto in Italia, la partecipazione a Doppio Slalom (nella nostra manche vincemmo 200.000 lire, che ci vennero date sottoforma di pentole e altri oggetti di cui non avevamo bisogno), la prima partita NBA (Lakers-Rockets un sabato pomeriggio del 1981, fu anche la prima partita NBA vista da Drazen Petrovic visto che a Sebenico si prendeva Canale 5), il sesto round di Hagler-Mugabi con la telecronaca di Rino Tommasi, gli allenamenti di Mark Lenders, chi ha sparato a J.R., gli allenamenti con le catene di Mimì, DeeJay Television condotto da Kay Rush, il Festivalbar con la Panicucci giovane e gli 883 di Come mai, Mai dire gol quando era centrato sul calcio, le Fast Food, Pier Silvio ospite a Drive In, Colpo Grosso nelle stagioni di Linda Lorenzi, la partecipazione come pubblico ad Azzurro al teatro Nazionale arrivando a sfiorare Janet Agren, Gabriella Golia che ci aveva intervistato bambini di 10 anni ad Antenna Nord poi diventata Italia 1 in un concorso canoro, coach Reeves, Non è la Rai nelle mezz’ore di Please don’t go, un anno da giornalisti Mediaset, tutte le puntate dei ragazzi della Terza C e in particolare quella in cui Isaac interroga Zampetti, Dan Peterson che commenta Ultimate Warrior-Hulk Hogan, ogni fotogramma dell’Appello del Martedì con visione in loop della puntata con Gianina Facio. Non sono grandi ricordi, ma sono i nostri ricordi. Grazie Silvio.
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